"CURA LUCEM"

Opera permanente presso le Scuderie di Castel di Piero – San Michele in Teverina (VT).

Dati tecnici
titolo “CURA LUCEM”
fotografia in pellicola
stampa
Latex su supporto trasparente integrato a muro
dim. (cm): 120 x 260

Realizzato nell’ambito dell’ XI FESTIVAL DI CULTURA CONTEMPORANEA, presso le Scuderie di Castel di Piero, dal titolo: \FAKE \ (fake /feik/:adj Falso, contraffatto, posticcio, alterato. Diverso da ciò che appare nella realtà.)

Comunicato stampa
Nella società contemporanea la comunicazione è diventata un fattore imprescindibile, i punti di contatto e scambio tra le persone – o meglio gli “ utenti” – sembrano moltiplicati all’infinito; le identità si frammentano, mutano, diventano esibizione del proprio opposto.
Si cambia nome, genere, indole e professione; cambiano le ambizioni.
Il sistema relazionale fra gli individui sembra prendere le forme di uno spazio iperreale che si colloca oltre la distinzione tra reale e immaginario.
L’individuo agisce spesso secondo strutture comportamentali seriali e codificate, lontane dal proprio background culturale, distanti dal proprio spazio reale e sociale,
ri-producendosi in un inganno esistenziale. Si generano così FAKE LIVES: vite alterate che trovano unico motivo di esistere nel tentativo malriuscito di elevarsi ad opera d’arte.
Ci troviamo di fronte al raggiungimento di quello stato in cui le vite diventano operazione artistica oppure l’iperrealtà ha superato l’immaginazione?

Come naturale prosecutio con quanto detto da A. Warhol, Banksy oggi afferma che “In futuro ognuno avrà il suo quarto d’ora di anonimato” descrivendo perfettamente la situazione attuale che vede ogni individuo esposto alla mercè dello spettacolo e al pericolo della sua perversa esibizione. L’esposizione al pubblico del proprio sé comporta la sua falsificazione, l’alienazione ai linguaggi e ai sistemi di comunicazione; la perdita d’identità è inevitabile, viviamo in funzione di spettacoli da mettere in scena quotidianamente.

Massimo Lucarelli e Chiara Luzi